I maestri di banda raggiunsero un buon livello tecnico, testimoniato da diversi ottimi brani composti dai direttori succedutesi a Conversano: Angelantonio Quaranta (1861-1876) compose "Il maestro del villaggio", Felice Fresa (1881-1886) compose musica sacra, brani per banda furono composti da Silvestro Fusco (1891-1900) e Arduino Chiaffarelli (1901-1903) ed infine il maestro Franco Galeoni (1922-1924) compose "Claressa". Tutto il fermento musicale che pervade la Puglia in questo periodo fa nascere l'esigenza di fondare i Conservatori Musicali, così da ovviare al dilettantismo tanto nocivo per cui per condizioni di cose s'esplica la musica nel Meridione e che giustifica in parte l'assenza quasi completa diversi maestri e così da evitare che molti ingegni si perdano per deficienza di mezzi o ritrosia, non essendo ancora queste nostre genti convinte che della musica possa farsene una vera e propria professione. La situazione del Sud è quindi musicalmente tragica, dovremo arrivare al 1926 per avere la prima società a Bari, l'Accademia Polifonica. La Puglia però è anche molto aiutata da una altro fattore: la borghesia di Bari è sempre stata abbastanza laboriosa e motivata, il bisogno di elevazione sociale delle classi ricche ma non nobili della città promuovevano un nuovo modo di vedere la musica come risposta alla nobiltà snob del tempo, che frequentava il Petruzzelli o il Politeama Paisiello a Bari e Lecce. Naturalmente la burocrazia intende lasciare il popolo nell'ignoranza (odioso e abbietto metodo usato fino alla seconda guerra mondiale per imporre il proprio volere sulle minoranze, lo stesso Himmler, capo delle SS naziste, prevedeva che gli studenti non tedeschi presenti nel Reich avrebbero dovuto studiare fino alla quarta elementare, contare fino a 500 e saper scrivere il proprio nome), ma si trova di fronte un gruppo di gente che è troppo ben motivata per essere debellata. È l'inizio dell'astio e dell'odio tra la banda e il potere. Gramsci riconosce nella banda la bandiera, nelle zone depresse d'Italia, della coscienza del Sud. Nonostante la crescita del livello professionale dei musicanti, molti di loro alternano il loro impegno in banda con quello di fiatisti nelle orchestre. In particolar modo numerosi e valenti maestri si dedicavano alla direzione di complessi bandistici, componendo anche brani per banda di discreto livello tecnico, Abbate e Piantone composero, infatti, sia marce sinfoniche sia brani per banda veramente notevoli. Altro genere particolare di composizioni per banda, che in alcuni casi attinge a vette di vera arte, è la marcia funebre. clicca qui per andare alla pagina sulla marcia funebre
Riassumendo, possiamo affermare che la banda, cenerentola rispetto alla musica più colta, con tutto il suo bagaglio di umanità e di entusiasmo, rappresenta ancora oggi un importante momento della cultura pugliese, meritevole di ulteriori studi ed approfondimenti. Questo lavoro vuol essere, quindi, un doveroso omaggio al mondo dei musicanti e l'inizio di una valorizzazione e ulteriori approfondimenti su questo fenomeno.
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CREDITS:
Archivio storico città di Conversano
Luisa Cosi, Il progresso dell'incivilimento..."L'Idomeneo" 1998
Emanuela Angiulli, Magazine Caripuglia anno 2 n°1
Pierfranco Moliterni, Magazine Caripuglia anno 3 n°3
Francesco Rizzotti, Planetario srl 2001